Il progetto
Approccio globale alla sicurezza alimentare nelle tendopoli saharawi nasce, in sintonia con la strategia generale di Africa ’70 sul territorio, per migliorare lo stato nutrizionale dei rifugiati sahrawi. Più nello specifico, l’obiettivo è stato arricchire e diversificare la dieta dei rifugiati con un approccio globale e diversificato, in stretta collaborazione con le istituzioni locali.
Il progetto ha operato in 4 settori: l’agricoltura; lo studio delle modalità di introduzione nella dieta della Moringa oleifera; il supporto istituzionale; il rafforzamento della medicina veterinaria per il benessere degli animali da reddito
L'agricoltura
Per quanto riguarda l’agricoltura, sono stati messi a coltivo tre nuovi ettari nell’orto regionale di El Aaiun, con una produzione di 27.415 tonnellate di ortaggi che sono stati distribuiti alla popolazione. Sono stati piantumati 885 alberi di moringa, pianta con ottime proprietà nutrizionali, ad Auserd. In ultimo, in collaborazione con il CEFA (Centro Experimental y de Formación Agrícola) si è provveduto a testare la germinazione di tre diverse specie di Moringa, che hanno mostrato un’alta percentuale di germinazione.
Sempre per promuovere il consumo della moringa, è stata eseguita una prova di palatabilità che ha confermato un buon gradimento dell’inserimento della moringa in piatti tradizionali; a seguito di questo studio si è ipotizzata una valutazione dell’efficacia della pianta nel ridurre i picchi glicemici in malati di diabete, malattia molto diffusa nei campi.
Si è infine testata l’efficacia della moringa come foraggio, con buoni risultati sia sull’incremento ponderale degli ovi caprini oggetto di studio sia sulla produzione di latte.
La direzione veterinaria
Per fornire appoggio istituzionale al Ministerio de Salud Publica, al Ministero de Desarrollo Economico e al Ministerio de Cooperación, sono state acquistate alcune attrezzature e riabilitate le strutture della Direzione Veterinaria di Auserd.
In ultimo, per potenziare la Direzione Veterinaria locale, è stata attivata una collaborazione diagnostica con l’Istituto Pasteur di Algeri sui temi dell’epidemiosorveglianza e della prevenzione delle malattie animali contagiose. In ultimo, il progetto ha valorizzato l’utilizzo della Pergularia tormentosa come antiparassitario; la pianta è ubiquitaria e conosciuta dalla medicina tradizionale sahrawi. Abbiamo prodotto un dépliant in arabo che spiega agli allevatori come utilizzarla per avere risultati concreti.
Il progetto si è concluso ad aprile 2019.