Il progetto
Cibo e Lavoro: autoprodurre con dignità è un progetto triennale che si pone tre obiettivi:
1) arricchire e diversificare l’alimentazione dei rifugiati sahrawi;
2) rafforzare le istituzioni locali delegate alla produzione di alimenti;
3) rafforzare gruppi informali di donne nella produzione e commercializzazione di alimenti.
Il progetto è articolato su quattro diverse componenti che ruotano tutte attorno al tema del cibo e del lavoro dignitoso.
La moringa oleifera
In primo luogo, stiamo lavorando per incrementare l’apporto di proteine e vitamine di origine vegetale nell’alimentazione della popolazione, ottenute a partire da alimenti auto prodotti. A tal fine, 2100 famiglie hanno beneficiato, presso la propria abitazione, della semina di due alberi di Moringa oleifera. La Moringa è un albero che cresce molto velocemente nel duro ambiente locale ed è ricco di proteine, vitamine e minerali. Le famiglie vengono formate sulla cura della pianta e sul suo uso alimentare. Il 75% dei beneficiari, attualmente, fa uso della Moringa nella propria alimentazione.
Inoltre, l’Università degli Studi di Milano ha svolto alcuni studi sulle proprietà della Moringa, escludendo il rischio che possa causare allergie e dimostrando la sua efficacia nel modulare la glicemia di pazienti affette da diabete di tipo II.
La direzione di veterinaria
La seconda componente è volta a supportare la Direzione di Veterinaria (DV) locale nella sua funzione istituzionale di tutela della salute pubblica esercitata attraverso un controllo della salute del bestiame, della sua produttività e della qualità igienico sanitaria dei prodotti di origine animale commercializzati in loco.
Tramite campagne di educazione sanitaria e di vaccinazione, un programma di formazione permanente al personale veterinario, equipaggiamento e copertura dei costi vivi delle attività della DV, garantiamo la funzionalità di un servizio pubblico essenziale a garantire una serena convivenza tra animali e persone.
Il progetto garantisce anche un programma di assistenza tecnica permanente a un grande allevamento di avicoli presente nelle tendopoli sahrawi; tale allevamento, di proprietà pubblica, garantisce uova fresche e carne a una popolazione il cui stato di nutrizione è scarso.
Tra le attività a supporto dell’allevamento avicolo, oltre alla formazione del personale che lo gestisce, in collaborazione con il CEFA (Centro Experimental y de Formación Agrícola ), abbiamo sperimentato la coltivazione di cereali (sorgo, miglio mais e orzo) per produrre un mangime che possa abbattere i costi di gestione dell’allevamento avicolo.
Istituzioni e associazioni
In terzo luogo, abbiamo rafforzato le istituzioni locali delegate alla gestione e pianificazione delle produzioni locali agro pastorali con un ampio programma di formazioni, ristrutturazione di edifici ed equipaggiamenti, al fine di garantire ai lavoratori pubblici condizioni di lavoro migliori e dignità nell’espletamento delle stesse. Nell’ambito delle attività di supporto istituzionale abbiamo attivato una Farmacia Veterinaria Pubblica che offre un servizio di qualità agli allevatori. Abbiamo altresì attivato una collaborazione tra la Facoltà di Agraria di Milano e il Ministero dello Sviluppo Economico sahrawi volta a migliorare le strategie di coltivazione agro ecologica locali e abbiamo realizzato, con il supporto di VSF Italia, uno studio di dettaglio sulla filiera di produzione del latte di cammella.
Infine, 20 associazioni informali di donne che si dedicano alla produzione di alimenti sono state supportate: abbiamo ristrutturato le cucine in cui lavorano, acquistando materiali per la produzione degli alimenti destinati alla vendita ed eseguito un programma di formazioni su varie tematiche di loro interesse: gestione di impresa, marketing, igiene della trasformazione degli alimenti e pasticceria.
Il progetto è attualmente in corso e si concluderà nel 2020.