Il sole per l'acqua

ll progetto

Il progetto si realizza nel comune rurale di Hamdallaye (dipartimento di Kollo), contiguo alla città di Niamey, capitale del Niger, di cui è uno dei principali fornitori di prodotti agricoli.

Hamdallaye è formato da una ventina di villaggi sparsi su un’area di 1852 km2 e conta circa 70.000 abitanti distribuiti in 51 villaggi.

Poiché la produzione agricola costituisce la principale risorsa di lavoro e reddito degli abitanti, intendiamo accogliere la richiesta di cinque gruppi di coltivatori che già svolgono tale attività, ma in condizioni di bassa redditività dovuta alla carenza di dotazioni tecniche e alla insufficiente formazione agronomica e gestionale degli agricoltori.

Nell’area periurbana di Niamey, la cooperazione decentrata piemontese sostiene da sedici anni (e da 12 in questo stesso comune) la messa in valore di aree orticole con 8 orti attivi di cui 6 ormai autonomi per un totale di oltre 500 coltivatrici/coltivatori operativi i cui nuclei famigliari beneficiari ammontano a oltre 6000 persone. 

Nell'ambito del progetto "Sole per l'Acqua", MA70 si occupa del monitoraggio delle attività previste, con l'elaborazione di un piano di monitoraggio condiviso con gli altri partner e gli attori locali, e della valutazione finale per stimarne l'impatto e verificare il rispetto degli indicatori di progetto. Inoltre, Movimento Africa '70 assicura il coordinamento tecnico e logistico della realizzazione del progetto in loco in stretta collaborazione con il Comune di Bardonecchia e con i diversi partner di progetto.

 

Gli obiettivi

Per affiancare la municipalità di Hamdallaye nell’implementazione del suo piano di sviluppo territoriale rurale, gli obiettivi specifici sono:

  • assicurare agli orti oggetto dell’intervento la disponibilità continuativa dell’acqua di irrigazione e di uso famigliare ed inoltre, impiegando esistenti competenze locali, per consolidare le attività agricole:
  • assicurare la presenza costante di un agronomo per il miglioramento delle coltivazioni
  • rafforzare con mirate azioni formative la coesione sociale e di genere del gruppo di coltivatori.

Infine, si vuole ottenere una ricaduta informativa e formativa del progetto in Piemonte stabilendo periodici contatti audiovisivi fra le scuole italiane partner e gli attori locali attraverso una radio del territorio di Hamdallaye e via WEB.

Le attività in Piemonte

Per sensibilizzare ai temi del rispetto dell’ambiente, del non spreco delle risorse, delle conseguenze della desertificazione del tema delle migrazioni dal sud al nord del mondo, si propone:

-l’inclusione delle scuole piemontesi e nigerine come parte integrante dell’esperienza

-la diffusione nei siti web di tutti i partner dei prodotti multimediali degli studenti e dei servizi radiofonici realizzati in Niger

-due serate di presentazione del progetto alla popolazione piemontese gestita dagli studenti e dai loro insegnanti, programmate una nel secondo semestre 2021 e una nell’autunno 2022.

-il coinvolgimento delle TV/radio/giornali locali piemontesi nelle fasi avanzate e conclusive del progetto.

 

Le attività in Niger

L’esperienza pregressa ha mostrato che attorno ad un orto sviluppato secondo i criteri di sostenibilità si induce una forte richiesta di imitazione dei metodi di coltivazione e di gestione e, con la nascita di nuovi orti, si moltiplicano gli effetti di miglioramento socioeconomico.

I principali promotori di diffusione delle pratiche orticole strutturate sono:

-l’ amministrazione comunale di Hamdallaye attraverso i propri strumenti di comunicazione e attenzione verso i villaggi rurali.

-l’utilizzo del web e della radio per documentare le iniziative sul campo da proporre in diretta ed in podcast ai media locali per far conoscere il progetto e per mettere in comunicazione i villaggi;

-predisporre almeno una giornata di incontro in presenza fra le/i protagonisti del progetto per permettere la conoscenza reciproca, lo scambio di esperienze, la condivisione delle competenze acquisite. La giornata, chiamata "Jardin porte ouverte" sarà un significativo momento di condivisione fra i coltivatori della zona riguardo le esperienze fatte e di confronto evolutivo sui modi di conduzione del lavoro agricolo.

La giornata è anche un momento conviviale fra persone che svolgono attività simili, ma che non dispongono dei mezzi per radunarsi e condividere esperienze e soluzioni.

Tali azioni verranno seguite e coordinate dai tecnici di RESEDA, da Africa70, dai giornalisti della radio di Hamdallaye.

La radio comunitaria di Hamdallaye contribuisce al progetto come strumento informativo dell’evoluzione degli orti coltivati e dell’impatto sulla comunità.

Questo progetto è finanziato da Regione Piemonte 

In allegato a questo progetto: